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mardi 27 décembre 2016

Pisa - Piazza dei Cavalieri


Au mois d'octobre 2016 nous avons fait un voyage en Toscane avec Luisa, notre prof d'italien. Pendant notre cours nous avions étudié l'histoire du comte Ugolino qui fut enfermé dans la Torre della Muda à la Piazza dei Cavalieri à Pise. 




De l'autre côté de la place on trouve la Scuola normale superiore et à droite l'église Santo Stefano.
Le but des voyages en Italie avec notre prof d'italien et de découvrir la culture italienne et de parler bien sûr italien. Elle m'avait chargée de raconter en italien aux autres participants l'histoire d'Ugolino qui fut enfermé avec ses fils dans la Torre della Muda et qui y mourut de faim. Depuis la tour est appelée Torre della Fame :


"Il conte Ugolino è un personaggio di una famiglia ghibellina, chiave delle politica toscana e soprattutto di Pisa.
Ugolino si è associato con l'avversario Giovanni Visconti, capo dei guelfi, per proteggere i suoi possedimenti in Sardegna.
Per questa sua ambiguità politica era stato bandito da Pisa.
Ma qualche anno dopo era tornato a Pisa con l'aiuto della lega guelfa ed era diventato podestà (sindaco) di Pisa.
Governa per il terrore, finché l'arcivescovo della città, Ruggeri Ubaldini, fa chiudere Ugolino insieme a due figli e due nipoti nella torre della Muda a Pisa: fa loro distribuire un cibo insufficiente, prima di lasciarli puramente e semplicemente morire di fame.
La torre delle Muda ha preso da quel momento il nome di Torre della fame.


Dante Alighieri, nella Divina Commedia incontra Ugolino nell’ Inferno dove sono puniti i traditori della patria, del partito, degli ospiti e dei genitori.
Ugolino gli racconta la sua storia:
Quando, una volta rinchiusi nella torre, non gli portarono più cibo, per dolore Ugolino si morse le mani e uno dei figli gli disse : “Padre mangia la nostra carne”.
Pronunciando la frase finale "Poscia, più che 'l dolor poté 'l digiuno", Ugolino fornisce un'informazione che può essere interpretata in due modi: da un lato si può pensare che il conte, ormai al limite delle sofferenze, si sia cibato dei figli; dall'altro lato, che dopo una vana resistenza al dolore, Ugolino sia stato sopraffatto dalla fame."

Renseignements : secretariat.dante66@hotmail.com

Contribution de Clementine Cervellon