Au mois de septembre 2017 un groupe de 16 personnes de la Dante est partie à Turin pour un séjour de 6 jours organisé par Luisa. A tour de rôle les élèves ont commenté un monument de la ville.
Voici une contribution de Guylhaine Delchambre :
Il simbolo di Torino : la Mole Antonelliana |
Questo edificio
affascinante con i suoi 167,5 metri di altezza
è uno degli edifici più alti d’Italia e la costruzione
in muratura più alta d’Europa. Prende il
nome da Alessandro Antonelli,
l’architetto che lo progettò. Al suo interno l’ascensore
panoramico, costruito nel 1961 per le
celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia,
permette di arrivare fino al “tempietto”
posizionato sopra la cupola a 85 metri d’altezza.
Da lì è possibile
ammirare una splendida visuale della città di Torino.
La costruzione della
Mole iniziò nel 1863. L’edificio fu
inizialmente concepito come un tempio della Comunità Israelita
Torinese.
La Mole fu quindi inaugurata il 10
aprile 1889.
A causa dei costi troppo
elevati sebbene ancora in fase di costruzione, l’edificio divenne
proprietà del Comune che ne ultimò i lavori
nel 1900.
Nel 1904
il “genio alato” posizionato sulla punta della mole fu colpito da
un fulmine e successivamente rimpiazzato dall’attuale stella a 5
punte.
Nel 1953
un violento uragano fece precipitare al suolo la
guglia di 47 metri che nel 1961 fu
ricostruita con una struttura interna
metallica.
Se il primo ascensore
all’interno della Mole fu costruito nel 1964, nel
1987, anno della fine della ulteriore ristrutturazione dell’edificio,
fu costruito un secondo impianto, questo attivo fino al 1996, quando
la Mole venne ripensata come una sede
permanente del Museo Nazionale del Cinema, che
ad oggi ospita reperti quali macchine ottiche
pre-cinematografiche, lanterne magiche e
pezzi provenienti dai set cinematografici dei
primi film italiani e non, in un allestimento
alquanto suggestivo.Gli allestimenti del Museo sono stati curati
dall'architetto François Confino.
Sala
proiezione del Museo Nazionale del Cinema
|
Grandi
marchi del cinema che ne hanno fatto la storia
|
Dal 1998, in occasione
della ridefinizione dell’illuminazione esterna e della nascita
della manifestazione « Luci d’Artista »,
sul fianco della cupola si può vedere un’installazione di Mario
Merz, « Il volo
dei numeri », con l’inizio della
serie matematica numerica di Fibonacci,
che s’innalza verso il cielo. Alla sera, si illumina di rosso
durante particolari eventi o particolari periodi di festeggiamenti
della città.
« Il volo dei numeri » Mario Merz |
Il tema della circolarità
organica, cruciale nella ricerca di Merz, trova la sua espressione
più poetica nell’applicazione articolata della
serie del matematico pisano del XIII secolo Fibonacci,
una progressione in cui un numero risulta dalla somma dei due numeri
precedenti, creando una sequenza euritmica e dinamica.
Serie numerica di Fibonacci |
Nel 2011, in occasione
del centocinquantenario dell’Unità d’Italia,
fu posto un tricolore italiano illuminato costituito da tre quadrati
verde-bianco-rosso asimmetrici tutt’intorno, immediatamente sopra
il Tempietto, che fu poi rimosso nel 2013.
Poi, per altri occasioni,
la Mole si veste di colori differenti….
La Mole verde in onore di San Patrizio e dell’Irlanda |
La Mole blu in occasione della giornata dell’autismo |
La Mole rosa per la partenza del Giro d’Italia |
La Mole e le Alpi |
« … È cosi la
nostra cara Mole: quasi nascosta tra i palazzi e le vie pedonali.
antonelliana, grigia,
malinconica, maestosa, torinese, monarchica, sabauda, affascinante,
simbolica, familiare, imponente, a punta, magica, alta, statica,
fredda, parigina, strepitosa, banale, luminosa, angelica,
inaspettata, triste, bellissima, esasperante…. e si potrebbe
continuare, no?
Ne aggiungo uno io :
defilata. - (fam : se tenir de côté)
Lei si che è una vera
torinese… »
Giulia Copersito
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Brava Guylhaine
RépondreSupprimerQuesto documento sulla Mola di Torino è molto interessante ; anche le foto sono ben schelte.
Grazie mille