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vendredi 30 juillet 2021

Assemblée Générale et pique-nique au Chateau de Valmy

Après une très longue période de confinements suivis de restrictions notre association a pu organiser enfin l'assemblée générale qui n'avait pu avoir lieu en 2020. Le 1er juillet 2021 nous nous sommes retrouvés pour prendre les décisions qui avaient été reportées par force majeure.



Et le conseil d'administration a profité de l'occasion d'organiser à la suite de la réunion un pique-nique dans le cadre magnifique du Chateau Valmy  : tout le monde était invité à apporter un plat préparé à la maison et nous avons ainsi picoré dans toutes les assiettes ! J'ai tellement apprécié tous ces petits plats que j'ai carrément oublié de faire des photos ! 

Après le repas nous nous sommes promenés dans le parc du chateau ouvert gratuitement au public.




Le château de Valmy est un château de style Art nouveau, typique de la Belle Époque, qui a été construit entre 1888 et 1900 par l'architecte danois Viggo Dorph Petersen. Pierre Bardou-Job, le fondateur du papier à cigarette Job a commandé pour chacun de ses trois enfants un chateau : la chateau d'Aubiry à Céret, le château du Parc Ducup et le château de Valmy à Argeles.

Les familles Pams et Bardou avaient transformé ce domaine viticole en site à l’architecture exceptionnelle dont il subsiste plusieurs traces : fontaines, sculptures, bassins, crypte, etc.

Par ailleurs, un circuit botanique et d’interprétation culturelle permet d’en connaître plus sur l’histoire, la culture, le patrimoine, la faune et la flore d’Argelès-sur-Mer et des Albères. il est composé d’une quinzaine de panneaux thématiques dont la lecture séduira tous les publics. (infos Office du Tourisme Argelès).

Nous avons eu la chance de pouvoir observer les cigognes qui ont fait leur nid dans le parc



Vidéo du blog Hello les Mômes 66

Contribution de Clementine Cervellon

dimanche 25 juillet 2021

Le Bocche di Bonifacio

Contribution de Leo Rescigno


Oggi vi parlerò di una parte della Sardegna dove ho abitato per 18 anni. Si tratta della parte nord ovvero quella di fronte alla Corsica.



E’ un territorio naturalisticamente parlando molto interessante: il mare, il vento, le rocce sono gli elementi più interessanti.
Ma non vi parlerò di spiagge di sabbia finissima né di fondali marittimi tra i più interessanti del Mediterraneo, bensì di guerre ! E soprattutto della rivalità tra Francia e Italia. 


Fin dalla fine del 1700 quando la Corsica fu annessa alla Francia, gli Italiani videro in questa zona della Sardegna un punto strategico per arginare la voglia espansionistica transalpina.

Come potete vedere dalla cartina, l’isola della Maddalena (ora Parco nazionale) era un punto importante per “sorvegliare” questo tratto di mare : eccellente per il riparo naturale e le diverse vie di fuga che l’arcipelago forniva, ma anche perchè in posizione favorevole per il controllo delle linee di comunicazione fra i porti francesi e le colonie in Nord Africa.
 
A partire dal 1887 venne fortificata con un complesso sistema costiero basato su opere militari fra loro interdipendenti.
Il piano di difesa prevedeva una rete di posti di avvistamento e stazioni di vedetta dislocate lungo tutta la costa tra Santa Teresa e Palau. Per la realizzazione vennero utilizzate tecniche, attrezzature e materiali all’avanguardia.
Assoluto protagonista il granito, elemento base delle costruzioni per la sua economicità, facile impiego, resistenza e disponibilità. 


Lo scopo era di assicurare alla marina militare di dominare il passaggio delle Bocche di Bonifacio e di farla entrare tempestivamente in azione per contrastare eventuali attacchi contro il litorale tirrenico della Penisola.
Non tutti sanno che prima dello scoppio della prima guerra mondiale, l’Italia si alleò con la Germania (Triplice alleanza) per contrastare la Francia (alleata con Inghilterra e Russia nella Triplice intesa).
E da quel momento l’Italia, sentendosi forte, rivolse le sue ambizioni espansionistiche verso la Libia e le isole tra Grecia e Turchia. 


Allo scoppio della prima guerra mondiale si guardò bene dall’entrare subito in guerra. Anzi, fedele alla teoria di allearsi col più forte, attese affermando la sua neutralità. E poi ci entrò a fianco dei francesi.
Nella seconda guerra mondiale fu ancora più importante visto che l’Italia si schierò contro la Francia.
E infatti fin dagli anni venti si iniziò una più complessa rete di protezione che avrebbe coperto un tratto di costa di almeno 50 chilometri. 


Lo sviluppo delle forze dell’Aeronautica cambiò la tipologia costruttiva dell’architettura militare. Si inventò la “muratura mascherata” che permetteva alle nuove postazioni di essere occultate alla vista di attacchi aerei. Si costruiva vicino a formazioni rocciose, ricoprendo il tutto con massi di granito pazientemente accostati per ricostruire la particolare morfologia del territorio.
Molte costruzioni furono realizzate in caverne. Tutto era studiato nei minimi particolari per rendere “invisibili” queste costruzioni.


L’isola di Spargi, di 4 chilometri quadrati, venne interamente edificata : ci vivevano più di mille soldati.  In caso di pericolo erano autosufficienti : coltivavano il grano, avevano bestiame e addirittura una vigna. Ora è completamente disabitata ! 



Alla fine della seconda guerra mondiale tutte queste costruzioni vennero lentamente abbandonate. A Santa Teresa una caserma venne utilizzata come colonia estiva fino agli anni ’60. Ora tutto è in rovina.

Ma ai miei occhi rimangono sempre delle opere d’arte !  


A SEGUIRE…