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dimanche 25 juillet 2021

Le Bocche di Bonifacio

Contribution de Leo Rescigno


Oggi vi parlerò di una parte della Sardegna dove ho abitato per 18 anni. Si tratta della parte nord ovvero quella di fronte alla Corsica.



E’ un territorio naturalisticamente parlando molto interessante: il mare, il vento, le rocce sono gli elementi più interessanti.
Ma non vi parlerò di spiagge di sabbia finissima né di fondali marittimi tra i più interessanti del Mediterraneo, bensì di guerre ! E soprattutto della rivalità tra Francia e Italia. 


Fin dalla fine del 1700 quando la Corsica fu annessa alla Francia, gli Italiani videro in questa zona della Sardegna un punto strategico per arginare la voglia espansionistica transalpina.

Come potete vedere dalla cartina, l’isola della Maddalena (ora Parco nazionale) era un punto importante per “sorvegliare” questo tratto di mare : eccellente per il riparo naturale e le diverse vie di fuga che l’arcipelago forniva, ma anche perchè in posizione favorevole per il controllo delle linee di comunicazione fra i porti francesi e le colonie in Nord Africa.
 
A partire dal 1887 venne fortificata con un complesso sistema costiero basato su opere militari fra loro interdipendenti.
Il piano di difesa prevedeva una rete di posti di avvistamento e stazioni di vedetta dislocate lungo tutta la costa tra Santa Teresa e Palau. Per la realizzazione vennero utilizzate tecniche, attrezzature e materiali all’avanguardia.
Assoluto protagonista il granito, elemento base delle costruzioni per la sua economicità, facile impiego, resistenza e disponibilità. 


Lo scopo era di assicurare alla marina militare di dominare il passaggio delle Bocche di Bonifacio e di farla entrare tempestivamente in azione per contrastare eventuali attacchi contro il litorale tirrenico della Penisola.
Non tutti sanno che prima dello scoppio della prima guerra mondiale, l’Italia si alleò con la Germania (Triplice alleanza) per contrastare la Francia (alleata con Inghilterra e Russia nella Triplice intesa).
E da quel momento l’Italia, sentendosi forte, rivolse le sue ambizioni espansionistiche verso la Libia e le isole tra Grecia e Turchia. 


Allo scoppio della prima guerra mondiale si guardò bene dall’entrare subito in guerra. Anzi, fedele alla teoria di allearsi col più forte, attese affermando la sua neutralità. E poi ci entrò a fianco dei francesi.
Nella seconda guerra mondiale fu ancora più importante visto che l’Italia si schierò contro la Francia.
E infatti fin dagli anni venti si iniziò una più complessa rete di protezione che avrebbe coperto un tratto di costa di almeno 50 chilometri. 


Lo sviluppo delle forze dell’Aeronautica cambiò la tipologia costruttiva dell’architettura militare. Si inventò la “muratura mascherata” che permetteva alle nuove postazioni di essere occultate alla vista di attacchi aerei. Si costruiva vicino a formazioni rocciose, ricoprendo il tutto con massi di granito pazientemente accostati per ricostruire la particolare morfologia del territorio.
Molte costruzioni furono realizzate in caverne. Tutto era studiato nei minimi particolari per rendere “invisibili” queste costruzioni.


L’isola di Spargi, di 4 chilometri quadrati, venne interamente edificata : ci vivevano più di mille soldati.  In caso di pericolo erano autosufficienti : coltivavano il grano, avevano bestiame e addirittura una vigna. Ora è completamente disabitata ! 



Alla fine della seconda guerra mondiale tutte queste costruzioni vennero lentamente abbandonate. A Santa Teresa una caserma venne utilizzata come colonia estiva fino agli anni ’60. Ora tutto è in rovina.

Ma ai miei occhi rimangono sempre delle opere d’arte !  


A SEGUIRE…


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