Qui sommes nous ?

jeudi 20 novembre 2025

La Muta di Raffaello

Tous les adhérents de l'Association Dante Alighieri Perpignan peuvent publier des articles sur ce blog. Vous pouvez parler ici par exemple d'un voyage que vous avez fait, d'un livre que vous avez lu, d'un film que vous avez vu, mais bien sûr votre article doit avoir un rapport avec l'Italie. Vous pouvez envoyer votre texte manuscrit ou dactylographié en français ou en italien, de préférence avec une ou plusieurs photos à l'adresse : blogdantealighieri.perpignan1@gmail.com et nous nous chargerons de le publier.

Aujourd'hui une contribution de Jacques Delard suite à la visite du Musée du Palazzo Ducale à Urbino dans le cadre du voyage linguistique à  Mondavio organisé par notre professeur Luisa en septembre 2025.


La Muta di Raffaello

Palazzo Ducale di Urbino


Nel museo del Palazzo Ducale di Urbino feudo dei Montefeltri i visitatori possono ammirare il famoso ritratto realizzato da Raffaello (1507) che raffigura una signora riccamente vestita soprannominata la "Muta".

Raffaello


Chi era la Muta ? Senza certezza la Muta potrebbe raffigurare Giovanna Feltria sposa di Giovanni della Rovere (nipote del Papa Sisto IV ) e la stessa  figlia di Federico di Montefeltro, duca di Urbino, famoso come condottiere ma anche come mecenate.
Giovanna è stata sposata giovanissima avendo solo 15 anni. A 26 anni è rimasta vedova del marito (morto 1501).
La  leggenda racconta che il matrimonio si sarebbe svolto a Mondavio dove è rievocato in modo grandioso durante 3 giorni (13, 14 e 15 agosto) ogni anno.

La Muta

Il ritratto della Muta sarebbe stato dipinto dopo che Giovanna fosse diventata vedova.
Le indagini hanno evidenziato che il dipinto ha subito sostanziale modifiche. All'inizio appariva piu giovana, i capelli mossi, la scollatura ampia. Nel secondo momento i capelli sono raccolti, la scollatura è coperta. Il viso è austero, lo sguardo intenso, l'expressione fissa, enigmatica. Il corsetto è di colore verde scuro, colore del lutto all'epoca.

A me, sembra che con il suo sguardo Giovanna osserva in modo duro, forse critico perfino disprezzante un mondo che la circonda e di cui non vuole piu fare parte.

dimanche 9 novembre 2025

"La Caccia al cinghiale" Mondavio

Contribution de Jacqueline Delard

Quest'anno a settembre abbiamo fatto un viaggio scolastico, un soggiorno di una settimana con la nostra professoressa Luisa a Mondavio nelle Marche !

E stato un'opportunità per scoprire la città dominata dalla Rocca Roveresca capolavoro dell'architettura militare del Rinascimento italiano. La città fa parte dei Borghi piu belli d'Italia.

La Rocca Roveresca 

Ogni giorno siamo andati a scuola la mattina e il pomeriggio abbiamo fatto molte gite e attività.

La nostra professoressa mondaviese Ilaria ci ha parlato di una festa molte conosciuta nel paese che si svolge ogni anno tra il 13 et il 15 Agosto. Quest'anno era la 62esima edizione. Si chiama "La Caccia al cinghiale" e è una delle piu antiche rievocazioni storiche delle Marche. Rievoca un fatto storico, quando Giovanni della Rovere è venuto a Mondavio per il suo matrimonio con Giovanna Feltria, la figlia di Federico da Montefeltro duca di Urbino. Ilaria ci ha detto che in verità non si sono sposati qui. Ma la leggenda persiste.



Dietro a questo evento lavorano oltre 200 volontari un'intera città che organizza la festa. Gruppi di arcieri, balestrieri, spadaccini,  tamburini, vessilliferi, cortigiani e altri figurante indossano i fastosi costumi del Rinascimento.
Il gruppo arcieri di Mondavio è famoso in Italia e all'estero, si è esibito anche negli Stati Uniti.

La nostra professoressa participa al Banchetto rinascimentale, una cena per 120 ospiti che dura tutta la notte. Ilaria porta il costume di una Dama del' 400.


Ci ha mostrato alcune foto. Ci ha anche racontato che con il caldo di quest'anno il banchetto è stato difficile da supportare. Una donna si è spogliata con grande scandalo.

La sera del 13 alle ore 20.30 nel chiostro francescano il duca e la duchessa accolgono i loro ospiti. Una volta le porte chiuse il banchetto comincia.
I cibi sono preparati in anticipio dalle cuoche di Mondavio che hanno ritrovato tutti i menù e le ricette sui testi dell'epoca.

Il banchetto inizia con i dolci, poi la carne di cervo e cinghiale, una sequenza interminabile di servizi. Saltimbanchi, menestrelli, giocolieri, ancelle allietavano la cena, gli ospiti prendevano le pietanze con le mani, pulite dopo ogni piatto con aqua profumata che era servita dalla servitù.

Nello stesso momento a poche decine di metri nel fossato della Rocca si svolgeva il Bivacco, una cena popolare, con ricette del popolo e dei soldati. Un'altra atmosfera !

Tre giornate di feste. I visitatore venuti dal territorio marchigiano e d'altre regioni italiane passono godere di sfilate in costume, esibizione di falconeria, sfide di tiro con l'arco e balestra, recite teatrali, animazione di tamburi, di vessili e altre figuranti.

Ilaria ci ha dato voglia di participare l'anno prossimo alla festa ed ammirare infine lo spettacolo di fuoco che infiamma la Rocca l'ultima sera.