Contribution d'Andrée Solà
Un corso molto intensivo
Come ogni anno, Luisa ha organizzato un corso intensivo dal 23 al 27 settembre. Marie-Christine, Jacqueline, Jacques, Nicole, Marie-Claire ed io ci siamo ritrovati per cinque giorni intensi di scoperta e scambio con Luisa sempre così inventiva e attenta.
Dopo avere letto il libro di Francesco Piccolo “La bella confusione” Luisa ha fatto il suo programma facendo confrontare Luchino Visconti e Federico Fellini attraverso “Il Gattopardo” e “Otto e mezzo”. Se i due giganti della settima arte non avevano una grande simpatia l'uno per l'altra , realizzeranno nel 1963, l'anno in cui il cinema italiano raggiunge l’apice, uno in Sicilia, l'altro a Roma, due capolavori, con bilanci faraonici, premi numerosi, e diventati oggi classici.
In collaborazione con il Cinema Le Castillet, le proiezioni si sono svolte il martedì per “Il Gattopardo” e il giovedì per “Otto e mezzo”.
Questi due film non sono facili d’affrontare : le lezioni erano quindi indispensabili per ricollocare “Il Gattopardo” nel contesto storico, geografico e sociale della Sicilia nei tempi turbolenti e complessi della fine dell’ Ottocento. Infatti, il principe di Salina - impressionante Burt Lancaster - presume che lo sbarco delle camicie rosse di Garibaldi segni la fine di un'epoca. Comprende l'impegno del nipote Tancredi - Alain Delon carismatico e vivace - presso i garibaldiani e approva il suo futuro matrimonio con Angelica - indimenticabile Claudia Cardinale - la figlia del ricchissimo Don Calogero. La famosa lunga scena del ballo (dura 45 minuti) vede i borghesi sbarcare tra i nobili e segna l'inizio della fine di una civiltà e di un'aristocrazia impoverita e indebolita da secoli di riti immutabili.
Per continuare la discussione, abbiamo mangiato insieme, giovedì, sulla terrazza del “Bella Ciao”. Occasione per rivedere il vocabolario legato al ristorante e alla composizione dei piatti. Le melanzane alla parmigiana erano molto buone.
Una piacevole degustazione prima di andare a vedere “Otto e mezzo” di Fellini. Dopo il fenomenale successo della “Dolce Vita”, il regista è in pieno disordine sentimentale e professionale. La sua immaginazione è ferma. Ma è sollecitato, addirittura molestato, dai produttori, sceneggiatori e attori che lo spingono a mettersi al lavoro. Si tratta per lo spettatore di seguire le contraddittorie e disordinate circonvoluzioni del cervello in piena crisi esistenziale del suo doppio al cinema, il carismatico e impressionante Marcello Mastroianni. Si passa così senza transizione da sequenze che evocano l'infanzia, il presente o il futuro, la moglie o l'amante, da scene fantasticate alla vita reale.
Era quindi importante decifrare prima la trama per non perdersi e apprezzare il virtuosismo, il genio creativo e l'originalità di questo film inclassificabile servito da attrici altrettanto talentuose tra cui la moglie Anouk Aimée e la donna ideale Claudia Cardinale...
Le ore di lezione sui film e gli scambi tra noi - in italiano naturalmente - ci hanno permesso di apprezzare tutte le sottigliezze. Se si aggiungono esercizi di grammatica per rivedere i pronomi combinati o il condizionale, questa intensa settimana ci ha permesso di immergerci nuovamente nella cultura italiana prima della ripresa delle lezioni alla Dante.