Vous trouverez ci-dessous un article de Corinne Lavabre, adhérente et élève de notre Association :
Quest’anno nell’ottobre scorso, ho camminato con amici e mio marito sulla Via Francigena da Massa a Siena.
Abbiamo fatto una media di 20 km di cammino al giorno, attraversando luoghi molto belli.
Massa è rinomata in tutto il mondo per le sue cave di marmo e Pietrasanta per la sua comunità artistica internazionale.
La Campagna Toscana |
La Campagna Toscana |
La Campagna Toscana |
Il percorso, che attraversa le colline, i boschi, i campi coltivati, le distese di vigneti e oliveti segue la valle per entrare nella città di Lucca dall'antica porta di San Donato.
Il Duomo San Marino a Lecce |
La chiesa San Michele di Foro a Lucca |
Poi siamo arrivati a San Miniato passando per Altopascio. Questa tappa offre scorci di piccoli borghi da ammirare .
Le due seguenti tappe che ci hanno portati a San Gimignano sono particolarmente belle. Questa sezione della via Francigena attraversa le colline della Val d'Elsa offrendo vedute panoramiche stupende in ogni direzione. Allora abbiamo scoperto la bellissima città medioevale di San Gimignano.
Le Torre di San Gimingnano |
Le Torre di San Gimignano |
Alla fine siamo arrivati a Siena e abbiamo incluso al nostro cammino una visita guidata al Duomo, Piazza del Campo e all’Ospedale di Santa Maria della Scala.
Piazza del Campo a Siena |
Abbiamo avuto la fortuna di vedere il magnifico pavimento del Duomo realizzato con la tecnica del commesso marmoreo.
Il Duomo Santa Maria Assunta a Siena |
Il pavimento del Duomo di Siena |
Storia della Via Francigena
Al volgere del primo millennio, numerosi pellegrini attraversavano l'Europa per recarsi in preghiera alla tomba dell'Apostolo Pietro a Roma oppure per proseguire verso la Terra Santa, Gerusalemme. La pratica del pellegrinaggio assunse un’importanza tale che si svilupparono vere e proprie "vie della fede" costellate da luoghi di sosta, villaggi e abbazie per ospitare i pellegrini.
Il nome "Francigena" sta proprio a indicare la via o le vie che "dalla Terra dei Franchi" consentivano ai pellegrini d'oltralpe di giungere a Roma.
L'ingresso in Italia presso i valichi alpini portava i pellegrini lungo le strade consolari e sull'Appia in particolare, per giungere a Roma in preghiera, ma in seguito alla diffusione del "diario di Sigerico" cominciarono a ripercorrerne le tappe.
L'abate Sigerico, infatti, nominato vescovo di Canterbury nel 990 da Papa Giovanni XV, nel suo diario racconta delle 80 località da lui attraversate da Canterbury fino a Roma, per ricevere l'investitura, con tale dettaglio e precisione che divenne un riferimento per molti pellegrini che, all'epoca in cui la stampa non era ancora stata inventata si passavano la conoscenza del percorso col passaparola.
Il tragitto originario, da Canterbury a Roma era di 1600 kilometri e la difficoltà del tragitto che rappresentava in sè un atto di penitenza, simbolicamente e materialmente consegnava il pellegrino nelle mani di Dio. Il percorso a piedi infatti esponeva i credenti a ogni sorta di pericolo, alle fiere e alle intemperie. Motivo per cui lungo l'asse della Francigena si svilupparono prima villaggi e poi città come Siena e San Gimignano e altri borghi ricchi di opere artistiche note e meno note.
La Via Francigena divenne così un percorso privilegiato e successivamente un canale di comunicazione determinante per la realizzazione dell’unità culturale dell’Europa medievale.
La Via Francigena si trasformò progressivamente in un percorso commerciale per le spezie, le sete e altre mercanzie provenienti dall'Oriente verso i mercati nord europei passando per l'Italia. Con lo svilupparsi dei commerci e l'individuazione di percorsi alternativi nei secoli successivi la Via perse la sua unicità e cambiò il nome in via Romea, che meglio ne caratterizzava la destinazione verso il soglio di Pietro nella città eterna.
Senza vedere il museo Puccini alla Villa Torre del Lago a Lucca??? Peccato ! 😪
RépondreSupprimerGrazie mille abbiamo imparato molte cose interressantissime
RépondreSupprimerMerci encore Clémentine, pour ces nouvelles recettes !.... Belle présentation et quand on les fait,.... Quel régal !
RépondreSupprimerVivement que cette pandémie s'arrête et que l'on puisse les partager lors des retrouvailles que l'on organisait au sein de la Dante!