L'Association Dante Alighieri nous a invités pour une visite de ce musée qui retrace l'histoire de l'extraction du minerai de fer. Le musée est géré par des bénévoles, dont une élève de la Dante de Perpignan et son mari.
![]() |
Nous voilà ! |
L'Association Dante Alighieri nous a invités pour une visite de ce musée qui retrace l'histoire de l'extraction du minerai de fer. Le musée est géré par des bénévoles, dont une élève de la Dante de Perpignan et son mari.
![]() |
Nous voilà ! |
Quelques élèves de Dante Alighieri Perpignan ont passé début novembre une semaine de stage d'talien à Recanati dans les Marches.
Le mari d'Andrée Sola a accompagné sa femme, mais n'a pas suivi les cours. Cela ne veut pas dire qu'il est resté les bras croisés. Pendant que nous avions cours le matin Jean-Luc Bobin partait avec son appareil photo en bandoulière à la recherche de jolis coins à photographier. Et bien sûr il nous a accompagnés les après-midis lors de nos sorties culturelles. Et voici le résultat de son travail : une magnifique vidéo qui vous donnera envie de visiter cette belle région qui n'est pas encore envahie par les touristes. Un grand merci à Jean-Luc.
Vous trouverez ci-dessous un article de Corinne Lavabre, adhérente et élève de notre Association :
Quest’anno nell’ottobre scorso, ho camminato con amici e mio marito sulla Via Francigena da Massa a Siena.
Abbiamo fatto una media di 20 km di cammino al giorno, attraversando luoghi molto belli.
Massa è rinomata in tutto il mondo per le sue cave di marmo e Pietrasanta per la sua comunità artistica internazionale.
![]() |
La Campagna Toscana |
![]() |
La Campagna Toscana |
![]() |
La Campagna Toscana |
Il percorso, che attraversa le colline, i boschi, i campi coltivati, le distese di vigneti e oliveti segue la valle per entrare nella città di Lucca dall'antica porta di San Donato.
![]() |
Il Duomo San Marino a Lecce |
![]() |
La chiesa San Michele di Foro a Lucca |
Poi siamo arrivati a San Miniato passando per Altopascio. Questa tappa offre scorci di piccoli borghi da ammirare .
Le due seguenti tappe che ci hanno portati a San Gimignano sono particolarmente belle. Questa sezione della via Francigena attraversa le colline della Val d'Elsa offrendo vedute panoramiche stupende in ogni direzione. Allora abbiamo scoperto la bellissima città medioevale di San Gimignano.
![]() |
Le Torre di San Gimingnano |
![]() |
Le Torre di San Gimignano |
Alla fine siamo arrivati a Siena e abbiamo incluso al nostro cammino una visita guidata al Duomo, Piazza del Campo e all’Ospedale di Santa Maria della Scala.
![]() |
Piazza del Campo a Siena |
Abbiamo avuto la fortuna di vedere il magnifico pavimento del Duomo realizzato con la tecnica del commesso marmoreo.
![]() |
Il Duomo Santa Maria Assunta a Siena |
![]() |
Il pavimento del Duomo di Siena |
Storia della Via Francigena
Al volgere del primo millennio, numerosi pellegrini attraversavano l'Europa per recarsi in preghiera alla tomba dell'Apostolo Pietro a Roma oppure per proseguire verso la Terra Santa, Gerusalemme. La pratica del pellegrinaggio assunse un’importanza tale che si svilupparono vere e proprie "vie della fede" costellate da luoghi di sosta, villaggi e abbazie per ospitare i pellegrini.
Il nome "Francigena" sta proprio a indicare la via o le vie che "dalla Terra dei Franchi" consentivano ai pellegrini d'oltralpe di giungere a Roma.
L'ingresso in Italia presso i valichi alpini portava i pellegrini lungo le strade consolari e sull'Appia in particolare, per giungere a Roma in preghiera, ma in seguito alla diffusione del "diario di Sigerico" cominciarono a ripercorrerne le tappe.
L'abate Sigerico, infatti, nominato vescovo di Canterbury nel 990 da Papa Giovanni XV, nel suo diario racconta delle 80 località da lui attraversate da Canterbury fino a Roma, per ricevere l'investitura, con tale dettaglio e precisione che divenne un riferimento per molti pellegrini che, all'epoca in cui la stampa non era ancora stata inventata si passavano la conoscenza del percorso col passaparola.
Il tragitto originario, da Canterbury a Roma era di 1600 kilometri e la difficoltà del tragitto che rappresentava in sè un atto di penitenza, simbolicamente e materialmente consegnava il pellegrino nelle mani di Dio. Il percorso a piedi infatti esponeva i credenti a ogni sorta di pericolo, alle fiere e alle intemperie. Motivo per cui lungo l'asse della Francigena si svilupparono prima villaggi e poi città come Siena e San Gimignano e altri borghi ricchi di opere artistiche note e meno note.
La Via Francigena divenne così un percorso privilegiato e successivamente un canale di comunicazione determinante per la realizzazione dell’unità culturale dell’Europa medievale.
La Via Francigena si trasformò progressivamente in un percorso commerciale per le spezie, le sete e altre mercanzie provenienti dall'Oriente verso i mercati nord europei passando per l'Italia. Con lo svilupparsi dei commerci e l'individuazione di percorsi alternativi nei secoli successivi la Via perse la sua unicità e cambiò il nome in via Romea, che meglio ne caratterizzava la destinazione verso il soglio di Pietro nella città eterna.
Chers adhérents de Dante Alighieri Perpignan,
Leo Rescigno nous a envoyé la lettre d'une amie qu'il a connue en Sardaigne et qui travaille avec lui pour la gestion des maisons en location saisonnière. Elle raconte ses origines, comment elle est arrivée en Sardaigne et sa passion pour la cuisine.
Si vous aussi vous voulez partager vos expériences vécues pendant vos voyages en Italie, ou parler d'un livre italien qui vous a passionné, un film... alors vous pouvez nous envoyer vos textes (sous Word ou Open Office Writer) et photos et nous les publierons pour vous sur ce blog. En français ou en italien, vos contributions seront les bienvenues.
Clementine Cervellon
"Salve a tutti !
Vi chiederete chi sono? Beh cercherò di raccontarvi di me e soprattutto della mia passione per la cucina...Mi chiamo Simona, sono una ragazza di origine rumena, ma vivo nel nord della Sardegna ormai da più di 16 anni. Provengo dal sud della Romania, dove la vita è basata soprattutto sull’ agricoltura e sull’allevamento ma non c’è grande cultura gastronomica.
Fin da piccola ero una bambina molto curiosa, amavo apprendere sempre nuove ricette di cucina, anche se da noi le pietanze lasciano un po’ a desiderare. E’ una cucina molto sostanziosa con tanti grassi dovuto al fattore climatico (temperature rigide di inverno), e nella stagione lavorativa il tanto lavoro nei campi. La mia famiglia come tutte le altre di quella zona erano contadini. Io sono cresciuta con la classica mentalità di studiare e lavorare la terra anche se, essendo un po’ birichina e curiosa, appena mi era possibile, facevo i miei esperimenti in cucina tra dolci e piatti con meno grassi. Avevo la fissazione per un cibo leggero più digeribile ma mi rendevo conto che le nostre ricette e soprattutto gli ingredienti non si prestavano a grossi esperimenti.
E cosi, quando all’età di 19 anni ho avuto l'opportunità di uscire dalla Romania per una vacanza, non mi sono fatta pregare due volte. Ho speso tutti i miei risparmi per pagare il viaggio dalla Romania all’Italia. Ma ero felice, finalmente sarei riuscita a vedere una realtà diversa. Sono arrivata direttamente nel nord della Sardegna dove ancora risiedo.
Appena arrivata sull’isola sono rimasta stupita, posti bellissimi, paesaggi da incanto con realtà molto diverse da quelle che ero abituata nel mio paese. Ho notato da subito la gente del posto : cordiale e con abitudini diverse. Inoltre ho scoperto la particolarità della sua cucina. C'è da dire a primo impatto molto varia di pietanze, tanti colori, ma naturalmente per me con sapori diversi, e anche con cibi che non conoscevo come i crostacei. Per anni non sono riuscita ad apprezzare il loro sapore mentre ora li amo e non resisterei alla tentazione di non mangiarli.
Ho iniziato piano piano a capire i loro sapori tipici e a preparare i loro piatti, soprattutto i dolci. Passano gli anni e la mia passione cresce, ma confrontandomi solo nell’ambiente familiare non mi bastava più. Avevo un po’ la sensazione di stallo. Tre anni fa ho avuto l’occasione di conoscere una persona con tanta esperienza acquisita dai suoi viaggi nel mondo e con uno spirito sempre alla scoperta.
Confrontandomi con lui ho realizzato che effettivamente mi ero fermata nella mia ricerca di novità.
Da qui inizia la svolta: ora sono una mamma, una studente che frequenta il liceo alberghiero di cucina-pasticceria, un settore che mi da tante soddisfazioni, mantenendo sempre un forte legame con le mie origini contadine.
Infatti realizzare un piatto semplice, gustoso, con prodotti del mio orto è il mio desiderio principale. Tra l’altro ho iniziato la coltivazione dello zafferano che mi ha dato ottimi risultati: la posizione che ho scelto vicino al mare apporta delle note particolari a questa spezia che utilizzo anche per fare i dolci.
Il mio desiderio: riuscire a portare a termine gli studi e in futuro anche far provare alle persone le cose che amo fare.
Probabilmente ho fatto degli errori in italiano, vi prego quindi di scrivermi e dirmi come avreste scritto voi!
L’italiano l’ho iniziato a parlare bene dopo un anno dal mio arrivo in Sardegna ma ancora faccio qualche errore nello scrivere.
Simona Pelea"
Renseignements : secretariat.dante66@hotmail.com
Après une très longue période de confinements suivis de restrictions notre association a pu organiser enfin l'assemblée générale qui n'avait pu avoir lieu en 2020. Le 1er juillet 2021 nous nous sommes retrouvés pour prendre les décisions qui avaient été reportées par force majeure.
Et le conseil d'administration a profité de l'occasion d'organiser à la suite de la réunion un pique-nique dans le cadre magnifique du Chateau Valmy : tout le monde était invité à apporter un plat préparé à la maison et nous avons ainsi picoré dans toutes les assiettes ! J'ai tellement apprécié tous ces petits plats que j'ai carrément oublié de faire des photos !
Après le repas nous nous sommes promenés dans le parc du chateau ouvert gratuitement au public.
Le château de Valmy est un château de style Art nouveau, typique de la Belle Époque, qui a été construit entre 1888 et 1900 par l'architecte danois Viggo Dorph Petersen. Pierre Bardou-Job, le fondateur du papier à cigarette Job a commandé pour chacun de ses trois enfants un chateau : la chateau d'Aubiry à Céret, le château du Parc Ducup et le château de Valmy à Argeles.
Les familles Pams et Bardou avaient transformé ce domaine viticole en site à l’architecture exceptionnelle dont il subsiste plusieurs traces : fontaines, sculptures, bassins, crypte, etc.
Nous avons eu la chance de pouvoir observer les cigognes qui ont fait leur nid dans le parc |
Contribution de Leo Rescigno
Oggi vi parlerò di una parte della Sardegna dove ho abitato per 18 anni. Si tratta della parte nord ovvero quella di fronte alla Corsica.